By: Redazione
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Di Costanza Loni, Federazione dei Verdi di Firenze – Europa Verde
La morte di Nicolò Bizzari poche ore dopo una caduta in Piazza Brunelleschi porta all’attenzione di tutti ciò che tutte le persone con disabilità conoscono bene: le condizioni indecenti dei marciapiedi e della pavimentazione delle strade e delle piazze di Firenze.
Da tempo le associazioni di categoria delle persone con disabilità denunciano questa situazione e ciò che hanno sempre affermato si dimostra oggi tragicamente vero. Questa situazione rappresenta un rischio per l’incolumità delle persone che si muovono con difficoltà o con ausili tipo carrozzine manuali ed elettriche. Le richieste di porre fine a questo stato di cose sono sempre state inascoltate e snobbate ed è terribile che si debba risollevare questo problema di fronte a una tragedia.
Bisogna prevenire e non attendere incidenti per accettare che le persone con disabilità avevano ragione. Inoltre lo stesso rischio vale per le persone anziane che al giorno d’oggi rappresentano quasi il 25% della popolazione. Per non parlare delle persone che non hanno particolari difficoltà fisiche e nonostante tutto sono vittime anche loro di traumi dovuti a pavimentazione disconnesse e buche non chiuse.
Senza avere gli elementi per poter giudicare il caso specifico, e non volendo in alcun modo mettere in dubbio la professionalità del personale dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, occorre ricordare che da tempo le associazioni hanno sollevato il problema che le persone con disabilità non ricevono adeguate cure da assistenza e non hanno pari accesso ai servizi sanitari come tutti gli altri cittadini, compresi i pronto soccorsi, dove capita che il personale non sia adeguatamente preparato ad affrontare l’assistenza a persone con gravi disabilità. La Regione Toscana ha attivato un progetto a riguardo che però fatica a decollare.
Comunque è vergognoso che nel 2020 si legga nello stesso articolo che per la caparbietà del giovane disabile nella Facoltà di Lettere si stesse facendo molto per abbattere le barriere architettoniche. Anche semplicemente ammetterlo dovrebbe rappresentare una vergogna dato che le barriere architettoniche non ci dovrebbero essere per legge ed inoltre non dovrebbe servire “la caparbietà” di uno studente con disabilità per abbatterle, ma dovrebbe essere fatto come routine ordinaria di messa a norma degli edifici universitari. Ma la mentalità odierna è tale che non ci si imbarazza di fare pubblicamente tale affermazioni.
Altra vergogna è che al momento di transennare la zona di selciato dove si trovava la buca sequestrata dalla magistratura, si è scoperto che era stata velocemente asfaltata in poche ore, dimostrando che quando si vuole si può e che le colpe sono talmente evidenti che si cerca velocemente di coprirle, anche in senso figurativo.
Questa tragica vicenda ha sollevato il velo su situazioni che accettiamo passivamente da troppo tempo: la prima che non sono riconosciuti e rispettati i diritti delle persone con disabilità, sanciti anche dalla Convezione ONU, ratificata dallo Stato Italiano e la seconda che il centro della città di Firenze, patrimonio dell’UNESCO, versa in condizioni pietose e pericolose per TUTTI I CITTADINI in particolare i più deboli.
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La foto di copertina è di Richard Masoner